La cosa più sbagliata in assoluto che tu possa pensare è che tu non lavori perché nessuno ha voluto darti una possibilità e metterti alla prova.
Lo stesso vale se pensi che tu non lavori perché la crisi ti impedisce di trovare lavoro.
Voglio spiegarti perché.
La parola lavoro ha un significato molto profondo. E se la cerchi sul dizionario scoprirai che non significa mica "fare qualcosa per qualcuno per avere dei soldi in cambio".
Lavoro significa altro.
Il Dizionario Treccani riporta questa definizione: In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato
Il lavoro è l'esplicazione di un'energia
Immagina una bomba che esplode in una cava e fa saltare la pietra.
Quello è un lavoro.
Meccanico, certo, ma è un lavoro.
E se tu vuoi lavorare devi riuscire a esprimere energia.
Devi imparare a esprimere la tua energia.
Ragiona con me. Poniamoci insieme questa domanda: "Se io sono in grado di esprimere energia, ho per caso bisogno che qualcuno mi dia una possibilità per lavorare? Ho per caso bisogno di aspettare che l'economia riprenda a correre per esprimere la mia energia?".
Ragiona ancora un attimo insieme a me. Se hai già lavorato, ti ricorderai la tua assunzione come il fatto che qualcuno abbia scelto la tua energia per avere una mano da te. Sbaglio, per caso?
Credo di no.
E allora, se questa sensazione è vera, come puoi ancora pensare che al momento non lavori perché qualcuno non ti ha dato un lavoro o perché c'è la crisi?
Secondo me, se ora non lavori, è perché hai smesso di riuscire a trasmettere la tua energia.
Hai perso la capacità di generare la scintilla che fa fa scoppiare quella bomba di cui parlavo poco fa.
E sai perché forse l'hai persa?
Perché hai smesso di capire come mettere in contatto i due fili che una volta che si toccano generano la scintilla: tu e il contesto.
Se offri qualcosa che il mercato non cerca non puoi sperare che il mercato la compri. A meno che non utilizzi alcune regole del marketing. Ma io non sono un esperto di marketing e non te le posso spiegare. Posso, molto semplicemente, comprendere che se offro qualcosa e quel mercato a cui lo offro non lo compra, sia perché:
- a) il mercato ha già e in abbondanza ciò che offro;
- b) perché a quel mercato non serve davvero ciò che io offro;
- c) perché a quel mercato non sto comunicando sufficientemente bene ciò che offro;
- d) perché in quel mercato non c'è nessuno che si può permettere di acquistare ciò che offro.
Banalità? Forse. Ma in ogni caso, le leggi della domanda e dell'offerta regolano anche il mercato del lavoro e non puoi pensare che siccome il lavoro sia qualcosa di particolare allora sia estraneo a quelle leggi.
Però credimi, non c'è nessun altra spiegazione possibile al fatto che tu non lavori, se non ciò che poco sopra ti ho spiegato: il tuo collegamento con il mercato.
Se non lavori, io credo che tu abbia solo 3 strade possibili:
- Continuare a cercare lavoro così come stai facendo;
- Cambiare il modo in cui cerchi lavoro;
- Smettere di cercare lavoro.
Se scegli la prima strada voglio solo che tu ti assicuri sempre di due cose.
La prima è che il mercato davvero voglia e sia in grado di acquistare ciò che offri.
La seconda, che tu stia comunicando bene ciò che offri. In parole povere...
Se vuoi continuare a cercare lavoro come stai facendo, sii certo che le tue competenze servono davvero al mercato in cui le offri e sii certo di aver creato sempre un buon CV e fatto appositamente per la specifica offerta alla quale ti candidi.
Se scegli la seconda strada...
Puoi iniziare il percorso di "Come trovare lavoro in Italia" leggendo il libro.
Se scegli la terza... Non venire a lamentarti.
Spero che abbia capito perché nessuno ti darà mai un lavoro. Perché quel lavoro sei tu e se vuoi lavorare devi solo capire come unire quei due fili che fanno in modo che scintilla parta e poi faccia scoppiare la bomba.
E se vuoi di nuovo alzarti in piedi e camminare per raggiungere un filo e poi avvicinarlo all'altro, io sono e sarò sempre con te!